​Per innovare un settore come quello immobiliare e, soprattutto, per dare ai clienti un servizio sempre migliore occorrono tante cose: esperienza, un buon grado di testardaggine, un pizzico di follia… ma anche formazione continua e occhi aperti su quello che accade oltre il nostro “orticello”. 

Abbiamo osservato come si lavora fuori dall’Italia e adattato al mercato nazionale gli aspetti che ci permettevano di avere una marcia in più: così abbiamo creato il nostro metodo Vendi Casa Ora.    

Scopri le differenze tra la realtà americana, quella italiana e quella de Gli Alleati di Chi Vende Casa.          

La figura dell’agente

Quali sono le differenze tra Italia e Usa per quanto riguarda il ruolo di agente immobiliare?

Partiamo dai dati: oltreoceano l’agente è una figura considerata essenziale… infatti più del 95% delle compravendite avviene tramite professionista. In Italia, seppur un trend in crescita, questa cifra è decisamente più bassa. 

Le differenze però non si fermano a questo aspetto: negli Usa le due controparti della trattativa, quindi proprietario di casa e acquirente, non si rivolgono alla stessa persona, ma ognuno ha un agente dedicato. Il professionista che lavora solo con chi acquista si chiama buyer agent, mentre quello che si occupa del venditore prende il nome di listing agent. Salvo rare eccezioni, un agente cura gli interessi di una delle due parti, nel rispetto del codice deontologico ed evitando comportamenti poco etici nei confronti dell’altra. 

Cosa succede in Italia invece?

Nel nostro paese l’agente immobiliare è visto come una figura imparziale, che mette in contatto le due parti e le porta alla conclusione dell’affare, lavorando in contemporanea sia per venditore che per acquirente. 

Come forse saprai, da qualche anno noi Alleati abbiamo invertito la rotta e ci siamo avvicinati al modello americano: abbiamo deciso di lavorare in maniera esclusiva per i proprietari di casa, dedichiamo tempo, professionalità ed energie a curare i loro interessi ed essere un vantaggio in ogni momento della trattativa. 

La diretta conseguenza di questa scelta è stata liberare chi acquista dall’obbligo di pagare a noi la provvigione. Ogni immobile che selezioniamo, nessuno escluso, viene messo sul mercato con la formula Zero Spese Agenzia (siamo gli unici in Sardegna,  probabilmente anche in tutta Italia, a farlo): in questo modo l’acquirente non è costretto a pagare per un servizio che non ha richiesto e un professionista che non ha avuto modo di scegliere. 

Esclusiva e provvigione

Come abbiamo visto prima, negli Stati Uniti, venditore e acquirente hanno il loro agente dedicato: listing agent e buyer agent. Affidarsi a un unico professionista è del tutto normale e quindi si lavora senza problemi con un incarico in esclusiva

In Italia, da questo punto di vista, è ben diverso: i proprietari di casa preferiscono non legarsi a una sola agenzia, ma affidare l’incarico a più persone con la convinzione di aumentare la probabilità di vendere. L’altra faccia della medaglia è che l’agenzia, senza esclusiva, non ha la convenienza a investire su quell’immobile: il massimo dello sforzo sarà proporlo a qualche acquirente e metterlo in vetrina insieme a tante altre case. 

Noi Alleati abbiamo deciso di lavorare solo con un mandato in esclusiva: selezioniamo pochi immobili per volta, ma ci dedichiamo a loro con un piano marketing creato ad hoc… ogni casa è diversa e necessita di azioni personalizzate. 

Per quanto riguarda la provvigione negli Usa non viene pagata dall’acquirente ma solo dal venditore e si aggira intorno al 5% o 6% del prezzo di vendita. Il totale viene diviso (in base agli accordi e non sempre in parti uguali) tra listing e buyer agent. 

Il pagamento avviene dopo un periodo di tempo che può andare dai venti ai quaranta giorni dopo la proposta ed è una figura simile a quella del notaio (escrow) a provvedere: questo trasferisce la somma al venditore, scorporando la provvigione degli agenti. 

Il fatto che sia solo la parte venditrice a pagare protegge i professionisti da quella pratica, ancora abbastanza diffusa in Italia, di “scavalcare” l’agente immobiliare e mettersi d’accordo tra privati. La provvigione nel nostro paese si aggira, di media, tra il 2% e il 4% e, salvo diversi accordi, deve essere corrisposta sia dal venditore che dall’acquirente. 

Da questo punto di vista ci differenziamo sia dal modello americano che da quello italiano: la nostra formula Zero Spese Agenzia rappresenta un vero e proprio vantaggio per chi vende casa. È infatti un modo per aumentare il numero di potenziali acquirenti: riusciamo a coinvolgere anche quella fetta consistente di mercato che scarta l’immobile e rinuncia a vederlo quando c’è un’agenzia di mezzo.

Questo è un aspetto importante, ma non l’unico che ci ha convinto a proseguire su questa strada… con l’aumento delle visite (grazie all’Open House) e della competizione tra persone interessate, riceviamo un numero maggiore di proposte e diamo la possibilità ai proprietari di scegliere quella migliore per loro. Capita spesso che, non dovendo pagare la nostra provvigione, un acquirente faccia un’offerta più alta del prezzo stabilito in partenza: nel 2022 il 50% degli immobili che abbiamo selezionato sono stati venduti in over price

Le differenze tra sistema statunitense e quello italiano non finiscono qui… continua a seguire il nostro blog per scoprirle tutte.

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