Nuovo decreto salva casa 2024: cosa cambia nel settore?

Il nuovo decreto Salva Casa 2024 introduce diverse novità nel settore edilizio: tra queste, spicca l’eliminazione della doppia conformità per le difformità parziali, considerata spesso un ostacolo alle sanatorie. Il decreto semplifica anche il cambio di destinazione d’uso e autorizza il recupero dei sottotetti, oltre a prevedere modalità per sanare abusi edilizi risalenti a prima del 1977. L’obiettivo principale della norma è quindi rendere più snello il processo burocratico per la regolarizzazione delle piccole difformità edilizie.

Nota bene: è importante precisare che non si tratta di una sanatoria per abusi di grande entità. Quali sono quindi le situazioni che possono essere sanate con questa nuova legge? Continua a leggere per scoprire tutte le novità.

Nuovo decreto salva casa 2024: cosa devi sapere

Le nuove regole coprono diversi ambiti: dai requisiti di abitabilità alla sanatoria per i vincoli anteriori al 2006, fino alla modifica delle metrature degli immobili. Le case infatti potranno essere più piccole, con la superficie minima ridotta da 28 a 20 metri quadrati per una persona e da 38 a 28 metri quadrati per due persone. Anche le altezze minime interne scendono da 2,70 a 2,40 metri.

Inoltre, è stato introdotto il criterio di edilizia libera per installare vetrate panoramiche amovibili, tende e altre protezioni solari, che potranno essere realizzate in tutti i porticati. 

Le vetrate devono essere completamente trasparenti ed essere progettate per offrire protezione temporanea dagli agenti atmosferici, migliorare l’isolamento acustico ed energetico, ridurre le dispersioni termiche. L’aspetto fondamentale è che queste protezioni non creino spazi permanentemente chiusi, altrimenti si configurerebbe una variazione di volume e di superficie (sarebbe necessario poi un cambiamento di destinazione d’uso e si uscirebbe dall’ambito dell’edilizia libera).

L’accertamento di conformità è stato semplificato e i termini per la demolizione cambiati. 

Decreto salva casa 2024 e accertamento di conformità

La legge Salva Casa introduce una modifica al principio della doppia conformità dell’articolo 36 del TUE (testo unico edilizia). Se l’intervento rispetta le norme urbanistiche vigenti al momento della presentazione della domanda, o quelle edilizie in vigore al momento dell’esecuzione dell’intervento, è possibile sanarlo. Tuttavia, se l’intervento risulta non conforme a entrambe le normative, l’abuso non è sanabile. Sono state inoltre semplificate le procedure per l’accertamento di conformità e i termini per la demolizione sono stati estesi da 90 a 240 giorni.

Il Decreto Salva Casa prevede che, per sanare gli abusi edilizi commessi prima del 1977, il responsabile dei lavori o il proprietario dell’immobile possa presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia) e pagare una sanzione compresa tra 1.032 e 10.328 euro, come stabilito per l’accertamento di conformità.

Decreto salva casa 2024 cambio destinazione d’uso

Il cambio di destinazione d’uso di un immobile o di una singola unità immobiliare si considera “senza opere” se non richiede lavori edilizi, oppure se i lavori rientrano tra quelli indicati all’articolo 6 del Testo Unico Edilizia.

Il cambio di destinazione d’uso, anche con lavori, è sempre consentito all’interno della stessa categoria funzionale, purché si rispettino le normative di settore e le eventuali condizioni stabilite dai piani urbanistici locali. Quindi un edificio residenziale può essere trasformato in commerciale e viceversa. 

Altre novità: condomini, sottotetti, microappartamenti

Norme per il condominio

Il decreto Salva Casa introduce importanti novità per i condomini, facendo una distinzione tra irregolarità nelle singole unità immobiliari e quelle nelle parti comuni. Ora, se nell’edificio condominiale è presente un abuso edilizio, i singoli condomini potranno comunque apportare modifiche interne alle proprie abitazioni. Allo stesso modo, se l’abuso si trova all’interno di un appartamento, il condominio potrà comunque intervenire sulle parti comuni.

Nuovo decreto salva casa 2024: recupero sottotetti

Il recupero dei sottotetti è sempre permesso, purché vengano rispettate le norme regionali, anche se le distanze non sono conformi alla normativa attuale, a condizione che fossero in regola al momento della costruzione dell’edificio.

Microappartamenti

I requisiti per l’abitabilità degli appartamenti sono stati ridotti: le altezze minime passano da 2,70 metri a 2,40 metri, mentre la superficie minima richiesta per un monolocale scende da 28 a 20 metri quadrati e per un bilocale da 38 a 28 metri quadrati.

Percentuali di tolleranza

Le tolleranze per gli interventi edilizi che superano i limiti consentiti sono state aumentate: 6% di tolleranza per abitazioni fino a 60 metri quadrati, 5% per case fino a 100 metri quadrati, 4% fino a 300 metri quadrati, e 3% fino a 500 metri quadrati. La tolleranza del 2% rimane valida per superfici superiori.

Scadenza per la rimozione degli abusi

I Comuni possono estendere il termine per sanare gli abusi edilizi da 90 a 240 giorni in presenza di gravi esigenze di salute dei residenti o altre situazioni di disagio.

Compravendite

Per vendere una casa con lievi difformità entro le tolleranze previste, sarà sufficiente dichiarare la presenza delle irregolarità senza dover pagare sanzioni aggiuntive.

Conclusioni

Abbiamo visto che il nuovo Decreto Salva Casa 2024 introduce cambiamenti fondamentali nel settore edilizio, come la semplificazione della sanatoria per piccole difformità, la facilitazione del cambio di destinazione d’uso e la riduzione dei requisiti per la dimensione e l’altezza degli appartamenti. 

La possibilità di regolarizzare alcune situazioni rende gli immobili più interessanti sul mercato, aumentando il loro valore e semplificando la vendita. Inoltre, la riduzione dei tempi e dei costi consente ai venditori di risolvere rapidamente eventuali problemi ed evitare ritardi nella consegna.

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