Tutto sulla Certificazione impianto idraulico

La certificazione impianto idraulico non è solo un pezzo di carta: è la garanzia che l’impianto del tuo immobile è sicuro e conforme alle normative vigenti. Un documento obbligatorio per legge, che ne attesta la corretta installazione e la piena funzionalità.

Nota anche come Dichiarazione di Conformità dell’Impianto Idraulico, funziona in modo molto simile alla certificazione che si rilascia per l’impianto elettrico. Ma a questo punto ti starai chiedendo: quando è obbligatorio avere questa certificazione? E, soprattutto, come si fa a richiederla? Trovi tutte le risposte all’interno dell’articolo.

Certificazione impianto idraulico: di cosa si tratta

Cos’è la certificazione dell’impianto idraulico?

Prevista dal Decreto Ministeriale 37/2008, questa certificazione viene rilasciata da un professionista abilitato e serve a confermare che il tuo impianto:

rispetta tutte le normative vigenti;
è sicuro per chi ci vive;
funziona correttamente, senza rischi di malfunzionamenti o perdite.

Quando è obbligatoria la certificazione impianto idraulico?

Il Decreto Ministeriale di cui abbiamo parlato poco più su ci fornisce tutte le risposte.

La Dichiarazione di Conformità è obbligatoria nei seguenti casi:

installazione di un nuovo impianto idraulico. Sia che si tratti di un edificio nuovo o di una vecchia costruzione, ogni nuovo impianto deve rispettare le normative in vigore.
Modifica o ampliamento di impianti esistenti: non basta una semplice riparazione, se intervieni in modo significativo sull’impianto idraulico, devi fornire la certificazione.
Manutenzione straordinaria: ogni intervento di grande portata sull’impianto richiede una certificazione che confermi il rispetto delle norme.
Allaccio di nuove utenze: se colleghi nuove utenze all’impianto idraulico, dovrai presentare una specifica attestazione.

Ma non è tutto. Potresti aver bisogno di una copia della certificazione anche in questi altri casi:

allaccio alla rete idrica pubblica. Per nuovi edifici o ristrutturazioni importanti, è possibile che ti venga richiesta una copia della certificazione.
Rilascio o rinnovo del certificato di agibilità: un impianto idraulico certificato è essenziale per ottenere o rinnovare l’agibilità dell’immobile.
Compravendita dell’immobile: anche se non obbligatoria, la certificazione può facilitare la vendita dimostrando che l’impianto idraulico è a norma.

Infine, ricorda un dettaglio fondamentale: la Dichiarazione di Conformità può essere rilasciata solo per gli impianti realizzati o modificati dopo l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 37/2008. Se l’impianto è stato installato prima, sarà necessaria una Dichiarazione di Rispondenza, che attesta comunque la conformità alle normative.

Cosa succede se ti dimentichi di presentare la Dichiarazione di Conformità quando è obbligatoria? Niente di positivo, sanzioni che vanno da 100 a 1.000 euro.

Chi può rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto idraulico?

Chi certifica gli impianti idraulici?

Quando si parla di Dichiarazione di Conformità dell’Impianto Idraulico, chi ha davvero l’autorità per farlo? Perché no, non basta chiamare il primo idraulico disponibile.

Secondo il Decreto Ministeriale 37/2008, solo alcune aziende possono farlo:

devono essere iscritte alla Camera di Commercio.
devono avere l’abilitazione specifica per emettere le Dichiarazioni di Conformità.

Come ottenere la dichiarazione di conformità?

A livello pratico, ecco cosa farà il professionista per garantire la certificazione impianto idraulico:

Controllo del progetto e della sua esecuzione.
Raccolta delle certificazioni dei materiali (tutto, dai tubi agli accessori, deve rispettare le normative di legge)
Progetto conforme: l’impianto deve essere realizzato esattamente come da progetto
Sopralluogo per verificare l’impianto e la sua funzionalità. Ogni componente va controllato per evitare malfunzionamenti o perdite che potrebbero compromettere la sicurezza.
Rilascio della Dichiarazione di Conformità.

Quanto costa la certificazione impianto idraulico?

I costi per certificare un impianto idraulico possono oscillare parecchio. Questo dipende da diversi fattori, come la complessità del lavoro e le specifiche del Comune in cui si trova l’immobile.

In generale, per un immobile residenziale, si può spendere tra i 150 e i 500 euro. Se si parla di locali commerciali, le cifre possono superare facilmente i 1.000 euro. Attenzione: se l’impianto non è conforme, la certificazione non verrà rilasciata, sarà quindi necessario sostenere ulteriori costi per sistemare tutto, oltre a pagare di nuovo per la certificazione.

Come capire se è necessaria la Certificazione impianto idraulico prima di vendere casa

Stai pensando di vendere casa? Uno degli aspetti più importanti da verificare è l’impianto idraulico, perché nessun potenziale acquirente vuole comprare una casa con problemi nascosti, e questo potrebbe rallentare l’operazione o portarti ad abbassare il prezzo.

La soluzione? Controlla subito la Dichiarazione di Conformità. Se hai una dichiarazione recente o una Dichiarazione di Rispondenza, sei a posto. Ma se non li trovi, non preoccuparti. Ecco cosa fare per evitare sorprese:

stato dell’impianto: verifica che non ci siano perdite, usura, ostruzioni o malfunzionamenti.
Materiali conformi: tubature, rubinetteria e scarichi devono rispettare le normative.
Sicurezza: ci deve essere una chiara separazione tra l’acqua potabile e quella reflua per evitare contaminazioni.
Pressione e portata: assicurati che la pressione dell’acqua sia adeguata.

In sintesi, la certificazione impianto idraulico è un documento fondamentale che attesta la sicurezza e la conformità dell’impianto alle normative vigenti. Obbligatoria in diverse situazioni, come l’installazione di nuovi impianti, modifiche significative o manutenzioni straordinarie, deve essere rilasciata da professionisti abilitati. È anche un elemento cruciale per facilitare la vendita del tuo immobile, aumentando la sua attrattiva sul mercato. Ricordati poi che trascurare questa certificazione può portare a sanzioni e costi aggiuntivi.

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